Saint Seiya Vintage: Pope Arles Japan

Articolo che contiene una breve review del modellino mail in premium del Grande Sacerdote Arles Made in Japan.

Nella serie animata, il personaggio del Grande Sacerdote Arles ha sempre riscosso un notevole successo nei fan di Saint Seiya, del resto si parla dell'antagonista per eccellenza, qualcuno avvolto dal completo mistero e nessuno sa da dove arriva quest'uomo e chi si cela dietro quella maschera che non fa trasparire alcuna espressione, un uomo con un grande potere.

A tal punto che Bandai decide di lanciare un altro concorso per estrazione e lui come premio ambito e desiderato, naturalmente come modellino in serie ultra-limitata.

 Non trattandosi di un articolo commerciale, non disponeva di un prezzo ne di lancio ne di commercializzazione "avviata", anzi, già nella box era stampata la dicitura "NON IN VENDITA".

Quindi a partire dal 23 Novembre 1987 fino al 3 Marzo 1988, Bandai ufficializza l'inizio del concorso e, l'aspirante vincitore può inviare, alla casella postale indicata dall'azienda Nipponica, i punti del retro box, incollati nell'apposito modulo di partecipazione.

Nella prima fase del concorso erano richiesti i punti dei:

> 5 Bronze Saints V1.

> 12 Gold Saints

> 3 Steel Saints

In questa fase del concorso sono state messe in palio 700 unità settimanali, per un totale di 10.500 estratte.

Il tutto ha avuto un successo enorme tanto da spingere Bandai a prolungare la durata del concorso fino al 17 Aprile, quindi altre sei settimane, mettendo in palio ulteriori 4.200 esemplari.

In questa fase erano richiesti i punti del retro box dei Gold Saints commercializzati nel secondo gruppo: Toro, Gemelli, Bilancia, Capricorno, Acquario e Pesci.

Si arriva dunque ad un totale di 14.700 unità estratte.

Concorso al quale potevano partecipare solamente i residenti in Giappone.

Analisi rapida della box e del modellino:

il fronte ed il retro box, come sarà consuetudine dei modellini premio dei vari concorsi, è interamente a sfondo bianco con le grafiche stampate in nero.

Al retro box vediamo stampate le istruzioni di montaggio del Grande Sacerdote e del suo trono, siamo davanti ad un modellino che è un ibrido tra un Model kit ed un modellino Regular della linea Saint Cloth Series.

Model kit perchè, oltre essere interamente, fatto salvo i piedi, in materiale plastico, trono compreso, gli element sono attaccati a dei telai sempre in plastica.

Personaggio Regular perchè il personaggio ha tutte la caratteristiche tipo dimensione, punti di snodo, materiale con il quale è realizzato, connotati generali dei personaggi della linea Saint Cloth Series.

Come detto in apertura dell'articolo, Arles, nella serie animata è il tipico personaggio avvolto dall'alone del mistero più insondabile e questo modellino non poteva certamente essere da meno.

Il mistero è legato al suo stesso prototipo.

Veniva utilizzato esclusivamente per essere raffigurato nei retro box dei 12 Gold Saints, ma in realtà quel prototipo non è mai stato presentato in nessun evento o comunque reso pubblico, probabilmente non è stato neanche mai realizzato se non come progetto in grafica e che si sia passati direttamente alla diffusione del modellino definitivo visto che ormai, basandoci alla comparsa dell'immagine del prototipo nei retro box, ci accorgiamo essere arrivati proprio al mese di Novembre 1987.

Alcuni teorie non verificabili, basate sull'osservazione delle immagini del prototipo, affermano che quel prototipo avesse tutte le caratteristiche di un Die Cast e che il Pope Arles Premium ne fosse la base di realizzazione che poi è rimasta come prodotto finale.

Credo sia superfluo per chiunque collezionista, di vecchia data o che ha iniziato oggi a collezionare, che io gli dica quanto sia un Santo Graal del vintage Saint Seiya il modellino Made in Japan del Pope Arles, sempre più raro e costoso.

Ancora più superfluo che io dica quanto sia davvero un modellino per pochissimi portafogli.

Cliccando il bottone sotto potete leggere la mia review comparativa tra il Pope Arles visto in questo articolo e la copia Made in Taiwan.

Crediti: Le foto sono state recuperate, un pò mix, da Google Immagini.

Crediti ai proprietari.

Per quanto riguarda l'articolo (e tutti quelli presenti in questo blog site, fatto salvo dove specificato chi lo ha scritto in origine) è redato e di proprietà intellettuale di Fabrizio Leoni (Blackgemini83).